Goombah!
Sulle note di un rocksteady ottimista e fresco, Mary Jane ci invita a riappropriarci della più profonda rilassatezza, rivolgendosi a tutte le persone che sono costrette a scappare dalla propria terra, obbligate a salire sulla giostra della frenesia contemporanea. Tra fiati e ritmi in levare, è un inno all’atmosfera e alla slow attitude caratteristiche del Sud, alla tradizione, alla ricerca di una pace interiore: la dimostrazione che dovremmo solo sintonizzarci di nuovo con noi stessi cercando di calmare il “rumore” della società che corre, si ammala e si incattivisce continuamente, per ritrovare la nostra vera natura. Nel brano è citato anche Bob Marley che “ride nel vederci così quasi al confine dell'esaurimento” eppure proiettati verso una vita che non ci appartiene, una vita che di concreto e genuino ha poco o niente.
A sorpresa appare Roy Paci, anche co-autore del brano, che con le note della sua tromba e il suo tipico timbro vocale, si unisce alla band nel racconto di questa storia fuori dal tempo.